Giornata rifugiato: diocesi Cagliari, giovedì a Quartu Sant’Elena iniziativa per promuovere attenzione e accoglienza

“Celebrare la Giornata mondiale del rifugiato significa ricordare che donne e uomini perseguitati per diversi motivi, dalle guerre e dalle violenze alle diverse forme di povertà, non possono essere abbandonati a se stessi, ma devono essere accolti da quei Paesi che vivono maggiore democrazia”. Lo afferma don Marco Lai, direttore della Caritas diocesana di Cagliari. L’appuntamento è per giovedì 20 giugno, dalle 9 alle 13, nella sala consiliare del comune di Quartu Sant’Elena. A promuovere nel cagliaritano la Giornata mondiale del rifugiato sono il Sipromi (Sistema di protezione per i titolari di protezione internazionale e minori), San Fulgenzio (ex Sprar) gestito da Fondazione Caritas San Saturnino e comune di Quartu. La giornata, che sarà aperta dai saluti del sindaco di Quartu, Stefano Delunas, e dell’arcivescovo di Cagliari, mons. Arrigo Miglio, “sarà un’opportunità – spiega don Lai – per raccontare le storie e i percorsi di integrazione sociale, linguistica, sanitaria, scolastica, lavorativa, realizzati grazie alla Caritas e al comune, per dimostrare che sono percorsi possibili”. Nel corso della mattinata sarà affrontata la situazione della mobilità umana (dalla protezione internazionale alle altre forme di protezione, come quella sussidiaria) di cui si farà il quadro con il prefetto di Cagliari Bruno Corda e con il responsabile del settore immigrazione di Caritas Italiana, Oliviero Forti. Durante la tavola rotonda “Strade che uniscono: percorsi di vita, lavoro e integrazione” verranno, inoltre, descritte le progettualità portate avanti in Italia.

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