Migranti: Ongini (Miur), “dalla formazione dei bambini nasce la cultura dell’incontro degli uomini del domani”

“È dalla scuola che nasce la conoscenza dei fenomeni migratori. I bambini si pongono delle domande, non hanno pregiudizi, ed è per questo che dobbiamo lavorare su di loro fin dalla giovane età, per costruire una cultura della vicinanza, del dialogo”. Così Vinicio Ongini, coordinatore tecnico dell’Osservatorio nazionale per l’integrazione e l’educazione interculturale del Miur, intervenendo alla presentazione a Roma, alla Camera dei Deputati, del volume “Rim Junior 2018-2019”, promosso dalla Fondazione Migrantes, che si propone di narrare ai ragazzi la storia dell’emigrazione italiana nel mondo. Ongini si è poi soffermato sull’importanza di interrogarci su ciò “che di positivo hanno portato non solo gli italiani nel mondo, ma anche gli stranieri nel nostro Paese”. Al riguardo ha sottolineato come “i migranti di cui si parla sempre in termini negativi, abbiano ad esempio una conoscenza delle lingue molto superiore alla nostra”. “Molti di essi – ha commentato – sono poliglotti”. In conclusione ha parlato del progetto “Piccole Biblioteche In Lingua Araba”, promosso da Ibby Italia, Kalimat Group, in collaborazione col Miur, lanciato nel mese di maggio al Salone del Libro di Torino: “Dal 2016 la rete delle piccole biblioteche si è diffusa in Europa, Africa e Sud America e dalla primavera del 2019 è approdata in Italia, in undici luoghi diversi. Le piccole biblioteche di lingua araba contengono 100 libri editi da Kalimat e 5 libri bilingui italiano-arabo. Sono cartonati, albi illustrati e romanzi per potenziare e incoraggiare il plurilinguismo e le pratiche interculturali”.

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