Sanità: Aceti (Fnopi), “il finanziamento del Ssn non può essere legato all’andamento della finanza pubblica”

“Il finanziamento del Sistema sanitario nazionale non può essere legato all’andamento della finanza pubblica”. Lo afferma il portavoce della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi), Tonino Aceti, che sottolinea come la clausola di salvaguardia inserita nella bozza del nuovo Patto per la salute potrebbe portare per ragioni “di finanza pubblica” a una riduzione degli stanziamenti concordati con le Regioni. Un fatto questo non accettabile, in base alla sentenza 275/2016 della Corte Costituzionale che, come tale, è fonte primaria di diritto e non può essere ignorata. “I livelli di finanziamento del Ssn fissati per gli anni 2019-2021, con incrementi pari a +2 miliardi per il 2020 e +1,5 miliardi per il 2021, appaiono una ‘posta aleatoria e incerta’ – come definisce la stessa sentenza – in quanto suscettibili di possibili modifiche in relazione al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica e alle variazioni del quadro macroeconomico”. “Come a dire – sottolinea Aceti – lo Stato e le Regioni prima concordano che, per garantire la piena attuazione del diritto alla salute previsto dalla Costituzione, l’efficace ed efficiente funzionamento del Ssn e il rispetto dei livelli essenziali di assistenza, servono determinati livelli di finanziamento, poi però accettano di rimetterli anche tutti in discussione, con eventuali tagli di entità indefinita, qualora cambiasse il quadro economico o lo richiedesse la finanza pubblica”. Detto in altre parole, il diritto alla salute diventa subordinato all’economia, le politiche sanitarie sono esclusiva funzione delle politiche economiche e al Ssn si assegna una mission differente rispetto a quella prevista dalla legge. “Se con il nuovo Patto per la salute dovesse accadere per il finanziamento 2020 e 2021 del Ssn lo stesso accaduto in precedenza con la stessa clausola – ammonisce Aceti -, a essere immediatamente disinnescati sarebbero, tra le altre cose, proprio gli incrementi della spesa per il personale previsti nell’emendamento sblocca assunzioni contenuto nel Decreto Calabria attualmente in discussione in Parlamento”. Unica soluzione quindi, secondo il portavoce Fnopi, modificare l’art. 1 della legge, e di conseguenza l’ultimo articolo del Patto per la salute 2019-2021

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