Papa Francesco: udienza, “tutto parte dalla Risurrezione”, Giuda vittima del “virus dell’orgoglio”

foto SIR/Marco Calvarese

“Tutto parte dalla Risurrezione di Cristo”, che “non è un evento tra gli altri, ma è la fonte della vita nuova”. Lo ha spiegato il Papa, che durante l’udienza udienza di oggi ha proseguito il ciclo di catechesi dedicate agli Atti degli Apostoli: “Questo libro è un viaggio, ci mostra come il Vangelo è andato oltre, oltre, oltre…”, ha esordito a braccio. “I discepoli lo sanno e – obbedienti al comando di Gesù – rimangono uniti, concordi e perseveranti nella preghiera”, le parole dedicate al primato della Risurrezione: “Si stringono a Maria, la Madre, e si preparano a ricevere la potenza di Dio non in modo passivo, ma consolidando la comunione tra loro”. “Quella prima comunità era formata da 120 fratelli e sorelle”, ha ricordato Francesco: “Un numero che porta dentro di sé il 12, emblematico per Israele, perché rappresenta le dodici tribù, ed emblematico per la Chiesa, per via dei dodici apostoli scelti da Gesù”. “Ma ora, dopo gli eventi dolorosi della Passione, gli Apostoli del Signore non sono più dodici, ma undici”, ha fatto notare il Papa: “Uno di loro, Giuda, non c’è più: si è tolto la vita schiacciato dal rimorso. Aveva iniziato già prima a separarsi dalla comunione con il Signore e con gli altri, a fare da solo, a isolarsi, ad attaccarsi al denaro fino a strumentalizzare i poveri, a perdere di vista l’orizzonte della gratuità e del dono di sé, fino a permettere al virus dell’orgoglio di infettargli la mente e il cuore trasformandolo da ‘amico’ in nemico e in ‘guida di quelli che arrestarono Gesù”. “Giuda aveva ricevuto la grande grazia di far parte del gruppo degli intimi di Gesù e di partecipare al suo stesso ministero, ma ad un certo punto ha preteso di “salvare” da sé la propria vita con il risultato di perderla”, il commento del Santo Padre: “Ha smesso di appartenere col cuore a Gesù e si è posto al di fuori della comunione con lui e con i suoi. Ha smesso di essere discepolo e si è posto al di sopra del Maestro. Lo ha venduto e con il prezzo del suo delitto ha acquistato un terreno, che non ha prodotto frutti ma è stato impregnato del suo stesso sangue”.

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