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Papa Francesco: udienza, “nel Dna della comunità cristiana ci sono l’unità e la libertà da se stessi”, no ad “atteggiamenti autoreferenziali” e “mediocrità”

foto SIR/Marco Calvarese

“Il ricompattarsi del collegio apostolico mostra come nel Dna della comunità cristiana ci siano l’unità e la libertà da sé stessi, che permettono di non temere la diversità, di non attaccarsi alle cose e ai doni e di diventare martyres, testimoni luminosi del Dio vivo e operante nella storia”. Così il Papa ha concluso l’udienza di oggi, pronunciata davanti a 15mila persone e dedicata agli Atti degli Apostoli, in cui “i dodici manifestano lo stile del Signore”. “Sono i testimoni accreditati dell’opera di salvezza di Cristo – ha commentato Francesco – e non manifestano al mondo la loro presunta perfezione ma, attraverso la grazia dell’unità, fanno emergere un Altro che ormai vive in un modo nuovo in mezzo al suo popolo: il Signore Gesù. Gli Apostoli scelgono di vivere sotto la signoria del Risorto nell’unità tra i fratelli, che diventa l’unica atmosfera possibile dell’autentico dono di sé”. “Anche noi abbiamo bisogno di riscoprire la bellezza di testimoniare il Risorto, uscendo dagli atteggiamenti autoreferenziali, rinunciando a trattenere i doni di Dio e non cedendo alla mediocrità”, l’appello del Santo Padre.

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