Anna Frank: 90 anni fa nasceva la ragazza del “Diario”. Liliana Segre, “dopo tanti anni, il suo messaggio è stato inutile, non è stato raccolto? Purtroppo è così”

“Il messaggio di Anna Frank è stato sempre positivo fino all’ultimo. Lo vogliamo rovinare? Lo vogliamo distruggere non solo con le magliette, ma facendole capire dopo tanti anni che il suo messaggio è stato inutile, che non è stato raccolto? Purtroppo è così”. Parole tristi. Pronunciate con un filo di voce. Cariche di amarezza per come in Italia facilmente si perde la memoria e facilmente si cadono negli stessi errori di tanti anni fa. Nel giorno in cui Anna Frank nasceva, il 12 giugno di 90 anni fa, la senatrice a vita Liliana Segre ripercorre il suo messaggio. “Ho partecipato a mostre su Anna Frank”, dice. “Quanti ricordi, quanti discorsi. Sono una sopravvissuta, una testimone, sono come sarebbe stata lei oggi se fosse stata risparmiata”. “Anna Frank – prosegue la senatrice – è morta prima di diventare quella donna che sarebbe stata. Non ha potuto diventare sposa, mamma e non ha potuto diventare nonna. È rimasta la ragazza del rifugio segreto, nel cuore di tutti. Come si fa a dimenticare Anna Frank? Come si fa a mettere Anna Frank sulle magliette di quelli che vanno nelle curve degli stadi? Come si fa a esprimere una bestemmia di questo genere? È ignoranza, oltre che insensibilità. Vuol dire non aver letto e studiato la storia. Mettere quelle magliette è uccidere di nuovo Anna Frank, tante volte quante sono le persone che le indossano”. Segre parla anche dell’oltraggio alle pietre di inciampo, poste sulle strade in memoria delle persone che furono vittime della Shoah. Le pietre di inciampo oltraggiate fanno morire ogni volta quella persona che è già morta solo per la colpa di essere nata. E anche Anna Frank è morta per la colpa di essere nata. E siccome si cancella la storia dai libri, rimarranno solo le tracce. Poi moriranno tutti. Saremmo morti tutti, carnefici e vittime ancora superstiti. Rimarrà, forse, una riga in un libro storia e poi non ci sarà più neanche quella. Il messaggio di Anna Frank? Io non so se avrebbe avuto ancora la speranza”.

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