Papa in Romania: incontro giovani e famiglie, figli e nipoti “non dimentichino da dove sono partiti”

(Foto Vatican Media/SIR)

“L’amore ha messo radici in voi e ha dato molto frutto”. Sono le parole rivolte dal Papa ad Elisabetta e Ioan, nonni con undici figli, presenti – con altre migliaia di famiglie e giovani – nel piazzale antistante il Palazzo della Cultura di Iasi. “Voi guardate al futuro e aprite il domani per i vostri figli, per i vostri nipoti, per il vostro popolo offrendo il meglio che avete imparato durante il vostro cammino: che non dimentichino da dove sono partiti”, ha proseguito Francesco rispondendo alla loro testimonianza: “Dovunque andranno, qualunque cosa faranno, non dimentichino le radici. È la sapienza che si riceve con gli anni: quando cresci, non ti dimenticare di tua madre e di tua nonna e di quella fede semplice ma robusta che le caratterizzava e che dava loro forza e costanza per andare avanti e non farsi cadere le braccia. È un invito a ringraziare e riabilitare la generosità, il coraggio, il disinteresse di una fede ‘fatta in casa’, che passa inosservata ma che costruisce a poco a poco il Regno di Dio”. La fede, per il Papa, “è un dono che mantiene viva una certezza profonda e bella: la nostra appartenenza di figli, e figli amati da Dio. Dio ama con amore di Padre: ogni vita, ognuno di noi gli appartiene. È un’appartenenza di figli, ma anche di nipoti, sposi, nonni, amici, vicini; un’appartenenza di fratelli”.

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