Argentina: vescovi, allarme su criminalità e sul coinvolgimento in fatti violenti di alcuni membri delle forze dell’ordine

Un forte richiamo per denunciare la situazione di insicurezza in cui vivono soprattutto i gruppi più fragili della società argentina: anziani, donne, giovani, comunità indigene, campesinos. Lo ha diffuso la Commissione Giustizia e Pace della Conferenza episcopale argentina, che prende posizione su alcuni recenti episodi che hanno visto il coinvolgimento di alcuni membri delle forze dell’ordine in gesti di violenza. Nel comunicato si afferma che episodi di criminalità sono all’ordine del giorno e che molti rimangono nel silenzio. “Non sempre si approfondiscono le cause che provocano e favoriscono” questo aumento di criminalità, o si definiscono “esemplari” i gesti di chi si fa giustizia da solo o, ancora, si giustificano atti violenti e delittuosi “senza attendere le sentenze giudiziarie”. Tutti aspetti che “non dovrebbero accadere in un Paese che aspira a pacificarsi”. Di fronte ai fatti che hanno visto il coinvolgimento di alcuni membri delle forze dell’ordine, i vescovi della Commissione esprimono “preoccupazione e dolore” e chiedono alle autorità di “fare ogni sforzo necessario per chiarirli e per sanzionare coloro che non operano in accordo con la legge”. “I fatti di violenza di gravità estrema inducono a supporre che in alcune strutture delle forze dell’ordine si annidino procedimenti incompatibili con lo Stato di diritto”, segnala la nota. Cosa che costituisce una minaccia soprattutto per le persone più giovani e vulnerabili”. Si chiede che “si elimini ogni attitudine alla violenza” o “al grilletto facile”.

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