Repubblica Centrafricana: Bozoum, sfruttamento siti minerari da imprese cinesi, danni ambientali. La denuncia della Chiesa cattolica

Il primo ministro centrafricano Firmin Ngrébada ha ricevuto nella giornata di ieri, 8 maggio, il cardinale di Bangui Dieudonné Nzapalaïnga, il vescovo di Bouar mons. Miroslaw Guscwa e padre Aurelio Gazzera, parroco di Saint Michel de Bozoum. Scopo dell’incontro “fare il punto sulle recenti voci riguardo lo sfruttamento dei siti minerari nella città di Bozoum da parte di tre compagnie cinesi”, come riferisce la notizia che lo stesso padre Gazzera ha fatto pervenire al Sir. Da settimane padre Aurelio Gazzera denuncia il fatto che vicino Bozoum, imprese cinesi hanno aperto una serie di cantieri per la ricerca dell’oro, deviando il corso del fiume Ouham, e setacciando il fondo con ruspe e scavatrici. Enorme il danno ambientale per il corso del fiume e l’inquinamento dell’acqua, usata dalla popolazione locale, insieme all’illegalità del commercio dell’oro che “parte verso il Camerun, ogni settimana, senza controlli e senza tassazioni”, la denuncia di padre Aurelio. Il missionario carmelitano lo scorso 27 aprile era stato fermato per alcune ore da soldati armati che controllano le miniere, mentre scattava foto per documentare i danni. Durante l’incontro di ieri, il capo del governo ha dato “rassicurazione” del suo intervento, e la “promessa” che una missione verrà dispiegata nei prossimi giorni a Bozoum per affrontare la situazione. Al termine del colloqui il card. Dieudonné Nzapalainga ha definito “fruttuosi gli scambi con il capo del governo” e si è detto “convinto che l’assicurazione del primo ministro Firmin Ngrébada porterà a una soluzione”.

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