Musei ecclesiastici: Martino e Lojacono (Calabria), verso “un sistema museale regionale efficiente e sostenibile”

La Calabria esprime una composizione articolata dell’Ufficio regionale per i Beni culturali , tra i cui componenti la Conferenza episcopale calabra nomina un incaricato regionale per i Musei. A delineare il quadro è Paolo Martino, ingegnere, intervenendo questa mattina alla giornata di studio “La Chiesa e i suoi musei. Identità, governance e politiche culturali” promossa dall’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della Cei in collaborazione con i Musei vaticani che la ospitano. “Anni di consuetudine al lavoro collaborativo in seno all’Ufficio regionale, attraverso la rete degli incaricati diocesani, nonché la presenza fattiva di un coordinamento regionale Amei (Associazione musei ecclesiastici italiani) che riunisce 15 musei (diocesani, di ordini religiosi e/o confraternite) – spiega Martino – rende la realtà museale calabrese vitale, non solo attenta ad accogliere le istanze sollecitate dall’Ufficio nazionale Cei ma anche capace di dialogare e di relazionarsi in maniera propositiva con la Regione, il Polo museale regionale e la rete dei Musei civici, privati e d’impresa presenti nel territorio”. Lucia Lojacono, direttrice del museo diocesano Reggio Calabria, riferisce della prima giornata regionale dei musei. “Si è svolta con successo – spiega – con l’obiettivo di destare in ciascun museo il senso di appartenenza ad un sistema museale regionale. Un’azione in divenire per creare e formalizzare un sistema di musei della Calabria”. Positivo che “per la prima volta ci si stia muovendo dal basso in una condivisione di intenti tra associazioni e competenze professionali diverse: musei civici, ecclesiastici e imprese, per un sistema museale regionale efficiente e sostenibile che raggiunga i livelli di qualità minimi richiesti dal Sistema museale nazionale”.

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