Migranti: don Di Mauro (Cei), “paura funzionale a calcoli politici di chi cerca potere parlando alla pancia della gente”

“La paura è funzionale ai calcoli politici di chi cerca di ottenere il potere parlando alla pancia della gente”. Lo sottolinea don Leonardo Di Mauro, responsabile del Servizio nazionale per gli interventi caritativi a favore del terzo mondo della Cei, per il quale “l’unica risposta possibile a questo modo di procedere è far leva sulla conoscenza reciproca, dal basso, accorciare le distanze”. In un’intervista pubblicata sul sito della Campagna “Liberi di partire, liberi di restare”, lanciata due anni fa dalla Chiesa Italiana in risposta al dramma delle migrazioni, don Di Mauro evidenzia la necessità di “passare dalla pancia al cuore e alla conoscenza reciproca”. Occorre, spiega, “riannunciare Cristo e il suo Vangelo autentico, come ci dà l’esempio Papa Francesco, e riscoprire i valori umani autentici di cui il Vangelo è impregnato e impegnarsi a viverli concretamente”.
“Oggi più che mai abbiamo bisogno di ponti, di luoghi di incontro, di spazi accoglienti”, spiega il direttore Cei che indica come modello Maria, “una donna che ha aderito con coraggio alla volontà di Dio, sfidando pregiudizi e mentalità ataviche pur di realizzarla”. Per questo, osserva, “il mese di maggio potrebbe aiutarci a ‘far scendere Maria’ dagli altari e dalle cappelle per farcela sentire più vicina”. Occorre, conclude, “ridare comprensione alle devozioni per mezzo di catechesi, più volte si ‘recitano’ preghiere di cui non si comprende neanche il senso e quindi sono poi abbandonate, ridare vigore e riempire di contenuto formule ormai desuete”.

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