Papa in Macedonia: incontro con i giovani, “dobbiamo avere il coraggio di essere diversi”. “Prendere la vita sul serio”, come Madre Teresa

“Dobbiamo avere il coraggio di essere diversi, di mostrare altri sogni che questo mondo non offre, di testimoniare la bellezza della generosità, del servizio, della purezza, della fortezza, del perdono, della fedeltà alla propria vocazione, della preghiera, della lotta per la giustizia e il bene comune, dell’amore per i poveri, dell’amicizia sociale”. È l’invito del Papa, che dialogando con i giovani nel centro pastorale di Skopje ha additato ancora una volta l’esempio di Madre Teresa: “Quando viveva qui non poteva immaginare come sarebbe stata la sua vita, ma non smise di sognare e di darsi da fare per cercare sempre di scoprire il volto del suo grande amore, Gesù, in tutti coloro che stavano al margine della strada. Lei ha sognato in grande e per questo ha anche amato in grande. Aveva i piedi ben piantati qui, nella sua terra, ma non stava con le mani in mano. Voleva essere ‘una matita nelle mani di Dio’. Ecco il suo sogno artigianale. L’ha offerto a Dio, ci ha creduto, ci ha sofferto, non ci ha mai rinunciato. E Dio ha cominciato a scrivere con quella matita pagine inedite e stupende”. “Una ragazza del vostro popolo, una donna del vostro popolo ha scritto cose grandi: non è lei che le ha scritte, le ha scritte Dio, ma lei si è lasciata guidare da Dio”, ha aggiunto a braccio. “Ciascuno di voi, come Madre Teresa, è chiamato a lavorare con le proprie mani, a prendere la vita sul serio, per fare di essa qualcosa di bello”, l’esortazione di Francesco: “Non permettiamo che ci rubino i sogni, non priviamoci della novità che il Signore ci vuole regalare. Troverete molti imprevisti, molti…, ma è importante che possiate affrontarli e cercare creativamente come trasformarli in opportunità. Mai da soli: nessuno può combattere da solo”.

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