Bioetica: mons. Giuliodori, “fraternità nuova frontiera cristianesimo”. Pessina, “rilanciare umanesimo fraterno e solidale”

“Il riconoscimento della centralità e della dignità di ogni vita umana, la cura da assicurare a ciascun essere umano in ogni stagione della vita e in ogni condizione, la promozione di una cultura a servizio della vita”: questi, per mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica, gli “elementi di continuità” del lavoro della Pontificia Accademia, espressi da Humana Communitas, lettera inviata da Papa Francesco a mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pav, in occasione del 25° anniversario dell’Accademia. Gli “elementi di novità”, ha proseguito Giuliodori parlando al convegno “La comunità umana. Nuovi orizzonti per la bioetica”, svoltosi nella sede milanese dell’Ateneo, sono dettati “dall’esigenza di allargare lo sguardo alle nuove sfide poste dalle neuroscienze, dall’intelligenza artificiale, dalla robotica e dalle innovazioni tecnologiche che spesso sembrano alterare profondamente il rapporto tra l’essere umano e la realtà, generando grandi aspettative, ma anche ponendo nuove questioni circa la ‘casa comune’, le nuove forma di emarginazione e di permanenti ingiustizie”. “Si aprono scenari inediti per il lavoro della Pontificia Accademia che avrà importanti ricadute sia sul versante del dialogo culturale sia nell’ambito della pastorale, nella consapevolezza che la promozione della fraternità è la nuova frontiera del cristianesimo”, ha concluso.
Adriano Pessina, del Comitato direttivo della Pontificia Accademia e docente di filosofia morale, ha messo in evidenza, nella lettera, la proposta di rilanciare una nuova visione per un umanesimo fraterno e solidale, dei singoli e dei popoli, e la questione della fraternità. Umanesimo e fraternità, ha spiegato, hanno a che fare con il significato della “modernità”. “Il Papa esorta la bioetica ad assumere una prospettiva globale per affrontare con le categorie di un nuovo umanesimo le complesse questioni che lo stesso agire umano solleva nella storia degli individui e dei popoli”, ha osservato. Un invito che richiede “un nuovo impegno pratico e teorico se si vuole realizzare la promessa della fraternità annunciata dall’epoca moderna”.

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