Papa in Bulgaria: mons. Proykov, “benvenuto”, qui “convivenza tra culture e religioni diverse”

“La Bulgaria è un bello e piccolo angolo della terra e noi, come Chiesa Cattolica qui presente, siamo riconoscenti per l’attenzione e l’onore che sta riservando al popolo bulgaro e siamo lieti di accoglierla quale vescovo di Roma e pastore della Chiesa Universale e quale caro e gradito ospite della Bulgaria”. È il saluto di mons. Christo Proykov, esarca apostolico di Sofia per i cattolici di rito bizantino-slavo residenti in Bulgaria e presidente della Conferenza Episcopale della Bulgaria. “Sulla nostra terra le radici cristiane sono antiche, ma Dio ha anche voluto che da qui sono passate e si sono fermate molte persone di cultura e di religioni diverse”, ha fatto notare mons. Proykov, ricordando che “Sofia significa sapienza”, e che “la ‘sapientia cordis’ è radicata non solo in Sofia, capitale della Bulgaria, ma nel cuore di tutti i bulgari e si traduce in convivenza tra culture e religioni diverse. Poi il presidente della Conferenza episcopale bulgara ha offerto al Santo Padre, “a nome della Chiesa Cattolica in Bulgaria, una copia dell’icona della Santa Madre di Dio, proveniente da Nesebar, che mons. Roncalli ha sempre portato e tenuto con sé”. “Il santo Papa Roncalli, prima di lasciare la Bulgaria, ha sostituito il nome della sua sede episcopale titolare con quello della città bulgara di Nesebar, e ha tenuto tale titolo fino alla sua nomina come patriarca di Venezia”, ha sottolineato l’esarca, assicurando che in attesa dl viaggio, annunciato sotto il motto “Pacem in terris”, “noi i cattolici in Bulgaria abbiamo pregato quotidianamente per lei e per la pace nel mondo della quale tutti abbiamo bisogno con la preghiera che terminava: Dio della pace, dacci pace nelle anime per mostrare con la nostra vita che la pace sulla terra è possibile. Benvenuto, Santo Padre, nella nostra Patria!”.

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