Papa in Romania: patriarca Daniel, “difendere e promuovere i valori cristiani” e la “famiglia tradizionale” in un’Europa “molto secolarizzata”

(Foto Vatican Media/SIR)

“I nostri predecessori ci chiamano oggi a difendere e a promuovere la fede in Cristo e nei valori cristiani in un’Europa molto secolarizzata, per trasmettere alle giovani generazioni la fede nell’amore misericordioso di Cristo per il mondo e la fede nella vita eterna per la persona umana”. È il saluto del patriarca Daniel al Papa, dopo l’incontro privato e prima del discorso del Santo Padre al Sinodo permanente della Chiesa ortodossa romena. “Allo stesso tempo, ci chiamano a confessare, difendere e promuovere la famiglia cristiana tradizionale composta da uomo, donna e bambini, in un’Europa con un evidente declino demografico, un continente che invecchia rapidamente”, ha proseguito Sua Beatitudine, secondo il quale “la predicazione del Vangelo di Cristo significa oggi riunire la liturgia con la filantropia, la preghiera con l’azione sociale per aiutare i poveri, i malati e gli emarginati. Allo stesso tempo, il Vangelo di Cristo ci chiama a promuovere la giustizia, la riconciliazione e la solidarietà nella società affinché l’amore di Cristo per tutti gli uomini sia percepito come benedizione, pace e gioia per le persone e i popoli”. Daniel ha accolto Francesco con il saluto di Pasqua, “Cristo è risorto!”, e ha ricordato come in questo stesso palazzo “l’8 maggio del 1999, Papa Giovanni Paolo II è stato ricevuto dal Patriarca Teoctist e diversi membri del Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa romena”. “Questa stanza è simbolicamente chiamata in latino Conventus, che significa Incontro”, ha sottolineato Daniel: “Papa Giovanni Paolo II durante il suo episcopato in Polonia, e il Patriarca Teoctist, come vescovo in Romania hanno avuto un’esperienza spirituale comune, cioè hanno conosciuto gli anni duri del regime comunista, quando la Chiesa fu emarginata e perseguitata. Ecco perché il loro incontro a Bucarest, il 7-9 maggio 1999, è stato caratterizzato dalla gioia della libertà religiosa dei cristiani e amplificato dalla celebrazione della Santa Pasqua. Tanto il Papa Giovanni Paolo II quanto il Patriarca Teoctist sono stati difensori della fede cristiana e hanno sentito nelle loro attività l’aiuto di Gesù Cristo crocifisso e risorto”.

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