Diocesi: mons. Seccia (Lecce) ai neosindaci, “create le condizioni perché i nostri giovani non se ne vadano”

“Ogni ragazzo che decide di partire lascia sempre un vuoto incolmabile nella storia della nostra terra: sia questa la povertà, quella che verrà, a toglierle il sonno e l’impulso più grande a lavorare soprattutto per creare le condizioni perché le nuove generazioni, i bambini di oggi, tra qualche anno, quando lei non sarà più sindaco, trovino una comunità cambiata, una comunità nella quale la crescita e lo sviluppo siano garanzia di benessere per tutti e non per pochi”. È l’esortazione rivolta dall’arcivescovo di Lecce, mons. Michele Seccia, nel messaggio inviato ai nuovi sindaci di Lecce, Campi Salentina, Lequile e Novoli all’indomani della loro elezioni a primi cittadini.
“L’impegno che l’attende – osserva l’arcivescovo – sarà un’avventura bellissima non solo perché nasce dall’aver maturato la scelta di dedicarsi alla politica come servizio al bene comune e non soltanto perché la sua proposta di governo della città ha incontrato il favore degli elettori”. Per mons. Seccia, “la nuova esperienza sarà il banco di prova della sua capacità di entrare nella vita delle famiglie e delle persone della sua città, di farsi carico delle esigenze più diverse e, solo dopo aver ascoltato tutti, aver fatto un sereno discernimento ed essersi consultato con gli altri amministratori che saranno al suo fianco e ai quali rivolgo il mio affettuoso incoraggiamento, riscrivere ogni giorno la sua agenda di servizio politico”.
In ogni Comune, i cittadini “Le chiederanno di rendere più bella e pulita la città ma, soprattutto, forte si alzerà l’invito comune a migliorare nella giustizia sociale le condizioni di vita di ciascuno”, evidenzia l’arcivescovo, sottolineando che “la sua comunità esigerà da lei di compiere passi liberi e liberanti, capaci di alimentare la speranza dei giovani che non vedono bagliori di futuro e che purtroppo nutrono nel cuore la dolorosa intenzione di andarsene perché non hanno buoni motivi per restare qui”. “In questa sfida, che non è facile da affrontare, mi troverà sempre – assicura mons. Seccia – al suo fianco” come “in prima linea per accogliere, aver cura e servire avrà sempre la compagnia, la condivisione e l’impegno delle comunità cristiane presenti nel territorio della sua città”.

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