Welfare: Mattarella, “stato sociale sottoposto a continue tensioni, evitare esclusione ed emarginazione” senza “limitarsi a mere erogazioni di sussidi”

“Lo stato sociale viene, in questi anni, sottoposto a continue tensioni, ed è necessario evitare che i profondi cambiamenti che hanno investito la nostra struttura sociale ed economica si trasformino in esclusione ed emarginazione”. Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio che in occasione della presentazione della XIII edizione del Rapporto sullo Stato Sociale, ha inviato al curatore Felice Roberto Pizzuti, del Dipartimento di Economia e diritto dell’Università “La Sapienza” di Roma.
Per il Capo dello Stato, “la riflessione comune di tutti coloro che si occupano di welfare rappresenta un momento indispensabile per affrontare le nuove sfide poste dalle esigenze di protezione sociale, sempre più sottoposte alla prova dei cambiamenti del mercato del lavoro, delle esigenze della finanza pubblica, nonché delle trasformazioni della società”.
“La riflessione scientifica e l’analisi dei dati sui mutamenti che investono lo stato sociale – osserva Mattarella – sono pertanto momenti essenziali, funzionali alla predisposizione di interventi ragionati, volti a promuovere l’eguaglianza e l’inclusione sociale”.
“Il dialogo tra welfare pubblico e welfare occupazionale, su cui si concentra il Rapporto sullo Stato Sociale del 2019, va infatti nella direzione di preservare la dimensione relazionale degli interventi assistenziali, che – conclude il Capo dello Stato – non possono limitarsi a mere erogazioni di sussidi, ma devono tendere all’obiettivo di arginare l’emarginazione sociale ed è per questo che rappresenta una componente importante delle politiche di welfare”.

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