Economia: card. Parolin, “il rapporto tra cittadini ed economia è mediato sempre dalla prudenza, o dall’imprudenza, politica”

“Il rapporto tra cittadini ed economia è mediato sempre dalla prudenza politica, o, purtroppo, dall’imprudenza politica”. A farlo notare è stato il card. Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, nel suo intervento durante la cerimonia di conferimento del Premio Internazionale “Economia e società”, promosso dalla Fondazione Centesimus Annus – Pro Pontefice, al libro “Aquinas and the Market. Toward a Humane Economy” di Mary L. Hirschfeld. “Una azione politica e economica armonica, che promuova il raggiungimento dei fini dell’uomo ovvero, detto in termini più attuali, il suo sviluppo umano integrale, richiama l’agire prudente dei cittadini e dei governanti”, la tesi del relatore, a parere del quale “sembra, finalmente, una necessità urgente trovare norme etiche per le moderne attività finanziarie, la cui comprensione e gestione esige specifiche competenze tecniche”. “Di fronte al giudizio di San Tommaso sul credito, tendenzialmente negativo perché utilizza un concetto molto stretto di usura, si tende a relativizzare la sua autorità perché le odierne circostanze economiche sono mutate molto rispetto al secolo XIII”, ha denunciato il porporato:  Al contrario, visto “il rigore logico e metodologico dell’Aquinate, a partire da Dio e da una visione trascendente dell’uomo, sarebbe da domandarsi se la sua visione moralmente rigorosa del credito non offre indirizzi di pensiero anche per le finanze odierne”, sviluppando “un dialogo tra teologia e economia”. Citando, infine “alcune coincidenze delle conclusioni che si desumono dal pensiero di Santo Tommaso con quelle di economisti che si rifanno ad altre tradizioni religiose, come l’indiano Amartya Sen”, il segretario di Stato vaticano ha fatto notare che Tommaso d’Aquino “non nutre soltanto il suo pensiero da Aristotele, ma anche, e molto, da Sant’Agostino e da pensatori di scuola platonica, quale lo Pseudo-Dionisio, o da filosofi arabi, come Avicenna e Averroè”. “Lo studio dei rapporti tra il pensiero del Dottore Angelico e il moderno pensiero economico, così ben sviluppato dall’opera premiata, potrebbe perciò diventare un fecondo campo di dialogo interreligioso e culturale, nonché di influsso comune delle varie religioni sulla realtà sociale”, ha concluso Parolin.

 

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