Venezuela: 50 partecipanti dai vari gruppi etnici all’incontro di pastorale indigena

Un incontro sulla pastorale indigena in Venezuela si è svolto dal 20 al 23 maggio a Caracas, con oltre 50 partecipanti provenienti dai diversi gruppi etnici del Paese, missionari, sacerdoti, seminaristi e laici. Padre Ricardo Guillen, direttore del Consiglio nazionale missionario (Comina) ha invitato a “fare una pausa per capire se ciò che facciamo ora è ciò di cui hanno bisogno i popoli indigeni in questo momento”.
Padre Dilmer Baez, dell’arcidiocesi di Maracaibo, ha detto che “l’incontro ci ha fornito idee per continuare a lavorare e approfondire la nostra cultura, le nostre comunità, per valutare il senso culturale, il senso di appartenenza etnica dei nostri fratelli indigeni”. Secondo padre Eleazar López Hernández, della Pastorale indigena nazionale della Conferenza episcopale messicana, questo è stato un passo importante verso il consolidamento della pastorale indigena in Venezuela: “è arrivato il momento di affidarla non solo ai missionari provenienti dall’estero, ma alla stessa gente del posto, ossia gli indigeni. Questa è la base della pastorale indigena”. Per consolidare il lavoro bisognerà “rendere più visibile la popolazione indigena, sapere di più su queste culture e sul loro contributo, essere più attenti ai problemi, insistere sulla necessità di formazione pastorale”. Durante l’incontro è stata sottolineata l’importanza della saggezza degli anziani e del ruolo dei giovani per dare continuità alle grandi intuizioni che saranno generate all’interno della pastorale indigena.

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