Funerali piccolo Leonardo Russo: mons. Brambilla (Novara), “i bambini non sono nostra proprietà, ci sono dati in dono”

“Siamo qui attoniti, feriti e con nel cuore un dolore indicibile di fronte alla terribile tragedia che si è abbattuta sul piccolo Leonardo. Una vita appena sbocciata, indifesa, bussava alla porta del mondo per avere una casa e invece ha trovato miseria e violenza umana”. Ha esordito, così, oggi pomeriggio mons. Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara, nell’omelia per i funerali, in duomo, del piccolo Leonardo Russo, il bambino di 20 mesi ucciso di botte. Le esequie si stanno celebrando nel duomo di Novara. “Ci uniamo con le lacrime, l’amore e la preghiera, invocando la pietà umana e la misericordia di Dio su chi non ha saputo accogliere il sorriso e la gioia di un bimbo che chiedeva soltanto di vivere – ha proseguito il presule -. Tutta la città di Novara si stringe con un unico cordone d’affetto quasi per arginare l’onda di male che ci trafigge il cuore e sembra minacciare ciascuno di noi, lasciandoci nella paura e nello sconforto”. Il vescovo ha invitato a non aver “timore”: “Teniamoci per mano, preghiamo insieme, invochiamo la forza del Signore, perché ogni giorno diventiamo portatori di vita e non distratti consumatori di cose: questo tempo, il nostro tempo, sta tornando ad essere come il mondo antico, dove le donne e i bambini erano una proprietà del padrone di casa e, quando non servivano più, venivano eliminati. Su questa scena è entrata la parola di Gesù come un canto di liberazione: ‘Lasciate che i bambini vengano a me…’ (Mc 10,14). Sì, dobbiamo lasciare che i bimbi vadano da Lui, non sono nostra proprietà, ci sono dati in dono. Noi siamo servitori della vita, dobbiamo tenerla in grembo con tenerezza, amarla con rispetto, custodirla con grazia, farla crescere con fiducia”.

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