Elezioni europee: Avsi scrive ai candidati, “vogliamo una Europa protagonista di sviluppo sostenibile per tutti”

“Per un’Europa protagonista dei processi di sviluppo sostenibile per tutti, compresi i più vulnerabili”. Avsi, impegnata sul terreno in 31 Paesi con 169 progetti di cooperazione allo sviluppo, scrive ai candidati alle elezioni europee per fare alcune richieste, nella consapevolezza che l’Unione europea resta il principale donatore di aiuti allo sviluppo nel mondo. Avsi ricorda ai candidati la “convenienza” della cooperazione allo sviluppo per i cittadini europei: “O tutti sono protagonisti di sviluppo (in Europa e in Africa) o in un mondo globalizzato e interconnesso come il nostro non vi sarà vero sviluppo per nessuno”. Le organizzazioni della  società civile protagoniste della cooperazione, ricorda Avsi, sono “in grado di raggiungere le fasce di maggior bisogno. Queste costituiscono il gancio tra infrastruttura sociale e persone vulnerabili (sussidiarietà orizzontale e non solo verticale)”. La cooperazione allo sviluppo è anche “opportunità da non perdere”, visto che il “prossimo bilancio europeo 2021-2027 è ormai in definizione e in esso l’Europa è chiamata a tenere in considerazione fenomeni trasversali e globali quali: tassi di sviluppo demografico sempre più alti nei Paesi in via di sviluppo e bassi nella maggioranza dei Paesi europei; una crescita economica che non sempre crea lavoro o a cui non corrisponde un’equa distribuzione dei vantaggi che produce; l’aumento delle disuguaglianze; il rapido inurbamento di molte aree del pianeta; i cambiamenti climatici che incidono sulle condizioni di vita di molti popoli”. L’Ong Avsi ricorda inoltre l’importanza della “partnership con l’Africa, anche sulle migrazioni”, dato che molti “Paesi africani da anni sperimentano varie forme di accoglienza e integrazione di profughi e rifugiati che arrivano da oltre confine. Hanno ormai esperienze e buone pratiche che possono essere di aiuto all’Europa che ancora si manifesta impreparata rispetto alla capacità di accogliere, ma soprattutto integrare”.

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