Salvini e il rosario al comizio: Costalli (Mcl), “superato ogni limite di decenza, giù le mani da strumentalizzazioni religiose di carattere elettorale”

“Giù le mani dalle strumentalizzazioni religiose in ogni caso: ancor più quando si tratta di strumentalizzazioni di carattere elettorale”. Così Carlo Costalli, presidente del Movimento cristiano lavoratori (Mcl), commenta il gesto di Matteo Salvini, che sabato in piazza Duomo a Milano, durante un comizio elettorale, aveva stretto un rosario e chiuso il suo intervento nominando la Madonna.
Per Costalli, “quando la politica – e non quella da bar ma quella istituzionale, rappresentata addirittura dal ministro dell’Interno – arriva al punto in cui rosari, crocefissi e preghiere vengono branditi per galvanizzare l’elettorato e ottenere qualche voto in più, vuol dire che davvero abbiamo superato ogni limite di decenza”.
“Così Salvini, in un solo gesto, ha offeso i simboli della cristianità e ampliato il baratro del distacco con la storia e i valori del popolo italiano: un vero disastro”, conclude il presidente di Mcl.

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