Salvini e il rosario al comizio: Casa della carità, “indignati da strumentalizzazione politica dei simboli religiosi”

La Fondazione Casa della carità di Milano è “profondamente indignata da quanto accaduto sabato in piazza Duomo dove, come già successo in passato, si è assistito a quello che per noi è un gesto di degrado culturale: una strumentalizzazione politica del Rosario, del nome di Maria e dei santi patroni d’Europa, oltre che di quelli di Papa Giovanni Paolo II e Papa Benedetto XVI, utilizzati come feticci a scopo elettorale”. Lo si legge in una nota diffusa oggi dalla Fondazione guidata da don Virginio Colmegna. “Come realtà che trova nel Vangelo le sue radici – spiegano – condanniamo questa modalità di propaganda, che con il Vangelo non ha nulla a che fare ed è incompatibile con l’eterno messaggio d’amore di Gesù”. “Un amore che non fa differenze e che, ha ricordato proprio ieri nel Regina Coeli Papa Francesco, ‘crea ponti, insegna nuove vie, innesca il dinamismo della fraternità’”, aggiungono dalla Casa della carità. “Un messaggio diametralmente opposto a quello di chi invece, impossessandosi della fede cristiana e facendo un utilizzo dei segni religiosi per incanalare consenso, sparge sentimenti di rancore per i diversi e di disprezzo per la vita umana di alcuni, rigettando l’accoglienza misericordiosa”, conclude la nota.

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