Papa Francesco: ai vescovi italiani, “se qualcuno pensa a fare un Sinodo della Chiesa italiana, si deve incominciare dal basso in alto e dall’alto in basso”

“Se qualcuno pensa a fare un Sinodo della Chiesa italiana, si deve incominciare dal basso in alto e dall’alto in basso, col documento di Firenze”. A dare un’indicazione di marcia decisa è stato il Papa, durante il discorso, pronunciato a braccio e durato circa venti minuti, di apertura dell’Assemblea generale dei vescovi italiani. “Questo porterà tempo, ma si camminerà sul sicuro e non sulle idee”, ha ammonito il Papa, che ha declinato la parola sinodalità anche in vista di una ipotetica assise ecclesiale dedicata alla nostra comunità ecclesiale. “Anche in un contesto di un probabile Sinodo della Chiesa italiana – ho sentito un ‘rumore’ ultimamente di questo, sono arrivati fino a Santa Marta – vi sono due direzioni”, ha spiegato Francesco: “Sinodalità dal basso verso l’alto, ossia il dover curare l’esistenza e il buon funzionamento di diocesi, Consigli, parrocchie, coinvolgimento dei laici… A cominciare dalle diocesi: non si può fare un grande Sinodo senza andare alla base. E la valutazione del ruolo dei laici”. “E poi la sinodalità dall’alto verso il basso, in conformità al discorso che ho rivolto alla Chiesa italiana al Convegno ecclesiale di Firenze, il 10 novembre 2015, che rimane ancora vigente e deve accompagnarci in questo cammino”, l’altra raccomandazione del Papa: “Se qualcuno pensa a fare un Sinodo della Chiesa italiana, si deve incominciare dal basso in alto e dall’alto in basso, col documento di Firenze. Questo porterà via tempo, ma si camminerà sul sicuro e non sulle idee”.

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