Massimo D’Antona: Mattarella, “abbiamo sconfitto quel terrorismo grazie all’unità del Paese”. “Patrimonio di valori e di istituzioni va sempre difeso insieme”

Il presidente Mattarella con con Olga e Valentina D’Antona, vedova e figlia di Massimo D’Antona (Foto: Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

“Abbiamo sconfitto quel terrorismo. La memoria mantiene grande il dolore ma conferisce anche forza. Grazie a questa, tanti hanno compiuto il loro dovere, si sono impegnati per il bene comune. Persone davanti alle quali ci inchiniamo nel ricordo; anche di tanti eroi della vita quotidiana che rendono saldo il nostro tessuto democratico”. Lo ha affermato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia di intitolazione dell’aula XIII di Scienze politiche, sociologia, comunicazione della Sapienza Università di Roma a Massimo D’Antona, in occasione del ventesimo anniversario dell’assassinio. Il Capo dello Stato ha voluto ricordare “chi ha dato la vita per sconfiggere il terrorismo. Uomini dello Stato, magistrati, forze dell’ordine. Vorrei ricordare, in particolare, Emanuele Petri, medaglia d’oro al valor civile – sovrintendente della Polizia di Stato – che ha consentito di catturare gli assassini di Massimo D’Antona e di Marco Biagi; e che ha pagato con la vita il suo servizio alla Repubblica”.
“Il terrorismo – ha sottolineato il Capo dello Stato – è stato sconfitto grazie all’unità del nostro Paese, dei suoi soggetti politici, delle sue forze intellettuali, del mondo del lavoro”. “Le minacce alla democrazia cambiano, e così i rischi per la convivenza”, ha osservato Mattarella, per il quale “in un Paese democratico, qual è il nostro, si deve costantemente rammentare che vi è un patrimonio di valori e di istituzioni che va sempre difeso insieme”.

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