Sinodo per l’Amazzonia: Lopez (Repam), “redistribuire le risorse per evitare nuove colonizzazioni”

“In un mondo in cui l’1% della popolazione detiene il 99% della ricchezza del pianeta, e dove 800 milioni di persone soffrono la fame mentre il 40% delle risorse agricole vengono distrutte, è urgente una redistribuzione delle risorse, per evitare nuove colonizzazioni”. Ne è convinto Mauricio Lopez, segretario esecutivo della Repam, intervenuto al convegno in corso alla Pontificia Università Gregoriana in preparazione all’appuntamento di ottobre. “Il nostro pianeta ha già sorpassato i limite delle sue risorse”, il grido d’allarme del relatore, che ha illustrato le sfide che l’Amazzonia – un Paese di 33 milioni di abitanti, di cui 3 milioni sono popoli originari – si trova ad affrontare, alle prese con i grandi progetti economici delle multinazionali che ne mettono a rischio la sopravvivenza, insieme ai cambiamenti climatici, alla deforestazione e allo sfruttamento indiscriminato delle risorse in nome del profitto ad ogni costo. “I popoli indigeni sono i più grandi custodi di questo territorio”, ha fatto notare il relatore, mettendo l’accento sulla “mancanza di volontà politica”, nel cambiare gli attuali equilibri – o meglio, squilibri – della comunità internazionale.

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