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Papa Francesco: a Comitato internazionale ebrei-cattolici, “sviluppare convergenze” per “cooperazione più intensa” su rifugiati, antisemitismo e persecuzione dei cristiani

“Dalla promulgazione di Nostra Aetate ad oggi, il dialogo ebraico-cattolico ha dato buoni frutti”. È il bilancio del Papa, nel saluto consegnato, al termine dell’udienza generale di questa mattina, ai partecipanti al 24° Convegno dell’International Catholic Jewish Liaison Committee (Ilc). “Condividiamo una ricca eredità spirituale, che può e deve essere sempre più valorizzata, crescendo nella riscoperta reciproca, nella fraternità e nel comune impegno a favore degli altri”, prosegue Francesco, sottolineando come l’incontro “vuole contribuire a sviluppare convergenze e promuovere una cooperazione più intensa”. “È cosa buona che affrontiate anche questioni attuali, come l’atteggiamento nei riguardi dei rifugiati e la ricerca dei modi con cui aiutarli, la lotta contro la preoccupante recrudescenza dell’antisemitismo, la riflessione sulla persecuzione dei cristiani in diverse parti del mondo, la situazione del dialogo ebraico-cattolico in Italia e in Israele e le sue prospettive su più ampia scala”, l’omaggio del Papa, secondo il quale “il dialogo è la via per conoscerci meglio e per collaborare a creare un clima non solo di tolleranza, ma anche di rispetto tra le religioni”. “La nostra forza è quella mite dell’incontro, non dell’estremismo che oggi affiora da varie parti e che conduce solo allo scontro”, il monito di Francesco: “Mai si sbaglia nel cercare il dialogo”.

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