Diocesi: Prato, mons. Agostinelli su nomina a vescovo di mons. Nerbini. “Gli passo il testimone, contento che la Provvidenza abbia fatto questa scelta”

“Passo il testimone al vescovo Giovanni e vi dico subito che sono contento che la Provvidenza abbia fatto questa scelta”. Così mons. Franco Agostinelli, amministratore apostolico di Prato, ha commentato la nomina di mons. Giovanni Nembrini come suo successore a vescovo di Prato.
“Il vescovo Giovanni – spiega Agostinelli – viene dalla vicina Chiesa sorella di Fiesole; lì ha svolto – fino ad ora – il suo ministero di parroco ed è stato il collaboratore diretto del suo Vescovo in qualità di Vicario Generale. Ha servito la Chiesa, è stato vicino ai confratelli sacerdoti ed ha avuto particolare attenzione e premura verso i poveri, comunque verso ogni persona che ha bussato alla sua porta in cerca di aiuto. Il suo spirito buono, il suo zelo di pastore lo predispone ad essere ora il Pastore della Chiesa pratese”.
Predisponendosi al commiato, mons. Agostinelli ha affermato che “è giunto il momento di sciogliere le vele”. “Il mio mandato è giunto al termine, le strade pertanto si divergono, ma io, e mi auguro anche tutti voi – ha proseguito rivolgendosi ai pratesi – non potrò leggere questo tempo come un capitolo che si è chiuso per sempre”. “Ci unisce il ricordo di una cammino percorso insieme, bello e talvolta faticoso – ha osservato – ma sempre accolto con gioia; ci siamo incontrati, abbiamo pregato insieme; abbiamo pensato come dare alla nostra Chiesa un volto pulito; abbiamo condiviso una passione missionaria che potesse gridare a tutti l’amore con cui il Signore ci ama”.
In conclusione, mons. Agostinelli si è così espresso: “Vorrei dire a tutti i sacerdoti, ai collaboratori dei vari ambiti della pastorale, ai fedeli tutti: accogliete con entusiasmo e con animo aperto il vescovo Giovanni; fategli sentire che la Chiesa di Prato è viva, è capace di lottare, di ricominciare quando è necessario, soprattutto è una Chiesa che, pur consapevole della sua storia di fede e di miserie, santa e peccatrice, sa comunque stringersi attorno al suo Pastore con cuore sincero, leale, forte e generoso”.

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