Libia: Swg, italiani preoccupati dal possibile aumento del costo delle materie prime e del flusso di migranti

Rispetto alla crisi libica, il rischio maggiormente avvertito dagli italiani è l’aumento del flusso di migranti. È quanto emerge dall’ultima rilevazione eseguita da Swg su un campione di 1.000 maggiorenni italiani, i cui esiti sono pubblicati nello speciale “Crisi libica” di “PoliticApp” diffuso oggi. Chiamati ad esprimere il loro livello di preoccupazione per il fatto che la crisi in Libia potrebbe portare a un elevato flusso di immigrati in Italia, gli italiani al 64% si dicono molto (24%) o abbastanza (40%) preoccupati, a fronte di un 19% che lo è poco e a un 8% che non lo è affatto (il 9% degli intervistati “non sa”). Gli italiani nutrono anche il timore che la crisi libica porti ad un aumento del costo delle materie prime. La pensa così il 68% degli intervistati (per il 14% ci sarà “sicuramente” un aumento, per il 54% “probabilmente” ci sarà) mentre il 12% ritiene che probabilmente non ci sarà un aumento dei prezzi e per il 3% sicuramente non ci sarà (il 17% degli intervistati “non sa”). Dall’indagine emerge poi che gli italiani si dicono preoccupati per una “Libia senza regole” che può trasformarsi in “una piattaforma utilizzabile dai terroristi islamici” con ricadute negative sul nostro Paese. Il 58% degli intervistati si dice molto (23%) o abbastanza (35%) preoccupato per il fatto che la crisi in Libia potrebbe portare ad un aumento del terrorismo in Italia. Non la pensa così il 32% degli intervistati, per i quali la preoccupazione è poca (22%) o non c’è per niente (10%). Il 10% degli intervistati “non sa”.

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