Irlanda del Nord: le Chiese chiedono “di trovare una soluzione equilibrata che possa servire il bene comune” e far uscire la regione dalla crisi

Esprimono “sostegno e incoraggiamento” le Chiese irlandesi alla notizia della ripresa dei dialoghi tra i leader dei partiti nord-irlandesi oggi, per superare la crisi istituzionale che si protrae dalle elezioni del marzo 2017. Occorre “cogliere questa opportunità per un nuovo inizio”, si legge in una dichiarazione che arriva da Belfast, dove anche i leader delle Chiese si sono incontrati oggi, e che auspica “progressi sostanziali nelle prossime settimane” per arrivare a un “esecutivo duraturo in cui il potere sia condiviso”, costruito sulla “mediazione e la fiducia, con la riconciliazione al centro e mirante al bene comune e al benessere di tutti”. In questi mesi le Chiese hanno incontrato i leader dei cinque partiti principali, i rappresentanti eletti e la società civile: “Siamo rimasti colpiti dalla genuina disponibilità di queste persone a impegnarsi”, ma “dobbiamo anche essere realistici riguardo alle sfide significative che si prospettano per trovare l’accordo necessario”. La mancanza di un governo crea “quotidianamente danni”, mentre “cresce il senso di sfiducia e persino disperazione per la mancanza di progressi”, affermano le Chiese. La “tempistica per questi dialoghi forse non è perfetta”, ma questa è “una nuova opportunità, nata dalla tragedia, ma immersa nella speranza per un futuro che ora richiede una leadership coraggiosa e compassionevole”. “A volte”, termina la dichiarazione, “possiamo essere così concentrati sulle questioni significative per noi stessi, che possiamo non tener conto adeguatamente delle preoccupazioni che sono importanti per gli altri”. Ma se “tutti abbiamo un sincero desiderio di trovare una soluzione equilibrata che possa servire il bene comune” si può trovare la strada da seguire. È un “compito difficile, ma non impossibile”.

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