Pastorale salute: minori e dipendenze. Squillaci (Fict), “la risposta che siamo in grado di dare è quasi irrilevante”

La distribuzione dei servizi specializzati per il trattamento della dipendenza da sostanze stupefacenti nei minori in Italia è carente. Al momento, si concentrano “soprattutto al Nord. Qualche servizio è al Centro. Al Sud è deficitaria sotto tutti punti di vista”, illustra al Sir Luciano Squillaci, presidente Federazione italiana comunità terapeutiche (Fict), a margine della sessione sul tema delle dipendenze fra i minori in corso questa mattina al convegno nazionale organizzato dall’Ufficio della Pastorale della salute della Cei. “La risposta che siamo in grado di dare è quasi irrilevante. Abbiamo una completa assenza di servizi specializzati in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Sicilia e Puglia”. “Tutto il sistema è scritto per altri, per un altro mondo, nato nel 1990 come risposta all’eroinomane classico. Oggi i ragazzi non hanno scambi con la criminalità, non si sentono a disagio. La droga costa molto meno. I soldi li prendono tramite la prostituzione o perché glieli danno i genitori”. Al quadro, va aggiunta la crescita di fenomeni che restano sommersi secondo Squillaci: “la prostituzione e lo spaccio da parte dei minori sotto i 14 anni. La cosa più drammatica – commenta – non è solo il fatto che non riusciamo a mettere in piedi una risposta ma non riusciamo a intercettarli dal punto di vista statistico”.

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