Vesakh: Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso a buddisti, “proteggere le donne e tutelarne diritti fondamentali e libertà”

“Gli insegnamenti di Gesù e del Buddha promuovono la dignità della donna. Sia il buddismo, sia il cristianesimo, insegnano che donne e uomini posseggono uguale dignità e hanno svolto un ruolo importante nella promozione della donna”. È quanto si legge nel messaggio del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso in occasione della festività buddista di Vesakh/Hanamatsuri 2019, che ricorre il 19 maggio. A firmarlo è il segretario, mons. Miguel Ángel Ayuso Guixot. Il testo spiega che “le donne buddiste e cristiane hanno apportato contributi significativi alle nostre tradizioni religiose e alla società nel suo insieme”. “D’altronde, non si può negare che troppo spesso le donne sono oggetto di discriminazione e maltrattamenti. A volte, narrative religiose sono adoperate per presentare la donna come inferiore all’uomo”. Nei sette punti che compongono il messaggio viene evidenziato che “donne e ragazze sono particolarmente vulnerabili per quanto riguarda il traffico di persone umane e la moderna schiavitù”, considerate “forme di brutalità che segnano negativamente e spesso in modo irreversibile la loro salute”. Per contrastare “queste ingiustizie” è reputato “vitale” riconoscere a donne ragazze “l’accesso all’educazione, l’uguaglianza salariale, i diritti all’eredità e alla proprietà, colmare la lacuna di rappresentatività in politica, nel governo e nelle decisioni, affrontare la questione della dote nuziale”. La promozione dell’uguaglianza della dignità e dei diritti delle donne si dovrà riflettere pure nel dialogo interreligioso, al quale “devono partecipare più donne, mentre oggi gli uomini sono in numero maggiore”. È “urgente” agire per “proteggere le donne e tutelare i loro diritti fondamentali e la loro libertà”.

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