Ilva: mons. Santoro (Taranto), “molte promesse fatte si sono rilevate strumentali e irrealizzabili”

Nel giorno in cui Taranto festeggia il suo patrono, san Cataldo, l’arcivescovo della diocesi ionica, mons. Filippo Santoro, torna a parlare di Ilva, nel discorso alla città pronunciato ieri dal balcone della chiesa di Maria del Monte Carmelo. “Abbiamo preso atto di molte promesse che sono state fatte e presto si sono rilevate strumentali e irrealizzabili. Chiediamo al governo, ai ministri che sono venuti a Taranto, di non tergiversare oltre e di adoperarsi per la piena attuazione degli impegni presi. Si proceda poi con gli interventi di bonifica, all’interno e all’esterno dello stabilimento, con interventi celeri e trasparenti che restituiscano la serenità al quartiere che ha pagato il prezzo più alto di tutti. Riprogrammare il futuro della città si può; il Contratto istituzionale di sviluppo del 2015 aveva previsto risorse e istituito un Tavolo per Taranto; il vicepresidente del consiglio è venuto qui a dirci che avrebbe recuperato il tempo perduto: ce lo auguriamo di cuore! Siamo qui a vigilare perché non venga disatteso anche questo impegno”. Mons. Santoro torna anche sulla triste vicenda di Antonio Stano l’uomo morto dopo essere stato bullizzato da una baby gang, a Manduria, 42 km da Taranto: “Dobbiamo avere l’onestà di chiederci: il caso dell’uomo vessato fino a causarne la morte è un caso isolato? Riguarda solo Manduria? È un episodio nuovo? La mia risposta è no! Quel che è accaduto a Manduria è il risultato estremo del decadimento dei valori che è presente in tutte le città come nelle piccole comunità. È il risultato estremo del disconoscimento della dignità della persona, della vita umana, qualsiasi sia la sua condizione, quale espressione che trova il suo fondamento ultimo nell’essere immagine e somiglianza di Dio. Tale disconoscimento non è cosa di ragazzi, ma è cosa di adulti che perdono sempre più il riferimento ai valori veri ed hanno ridotto la vita al profitto, al comodo e all’utile individuale; e viene da lontano, non da oggi e tantomeno da Manduria”.

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