Accoglienza: Guida (Univ. Antonianum), tra san Francesco e il sultano “un’ospitalità riuscita”

“L’accoglienza fu una ospitalità riuscita”. Così Marco Guida della Pontificia Università Antonianum, nel convegno organizzato oggi a Roma, a proposito dell’incontro fra Francesco d’Assisi e il sultano Al-Malik Al-Kamil sulla base dei testi del primo agiografo del santo, Tommaso da Celano. “La storia – ha spiegato – era in discontinuità con la tradizione dei martiri. L’apparente insuccesso in termini di martirio è diventato un successo perché Tommaso narra un incontro che segna una rottura, non priva di effetti nei secoli successivi. La scrittura commissionata dal Pontefice a pochi anni dalla morte del santo fanno una prova degli insegnamenti. Si legge che Francesco non poteva trovare pace senza il compimento del martirio e dell’annuncio della fede cristiana, quindi si recò in Siria. Tommaso gli riconosce la fierezza nel parlare con il sultano che lo accolse con grande onore, a differenza degli sgherri che lo avevano catturato e minacciato di morte. Il martirio per Francesco è una conseguenza dell’annuncio del Vangelo e non un fine principale. L’accoglienza del sultano viene riconosciuta da tutte le fonti, anche non francescane. Tommaso da Celano – ha aggiunto – esalta la grandezza del santo ma il vero eroe è il sultano che emerge per le virtù. Il suo gesto, in controtendenza con i suoi contemporanei, viene spiegato dai successivi agiografi con la conversione. Ma Tommaso parla dell’accoglienza del sultano con parole intense e non ci sono commenti negativi dell’uomo, nonostante come tanti scrittori del tempo ne pensasse male. Bisogna riconoscere al sultano la grande accoglienza anche se fu certamente influenzata da come Francesco si presentò a lui. L’originalità della narrazione di Tommaso – ha concluso – risiede nella ospitalità di Al-Malik Al-Kamil”.

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