Papa Francesco: don Vitali (Gregoriana), “la sua categoria di popolo si pone in continuità con quella di ‘Chiesa comunione’”

“Ritorna la categoria di popolo con l’elezione di Papa Francesco. Non si pone in contrapposizione ma in continuità con la categoria di ‘Chiesa comunione’”. Lo ha detto don Dario Vitali, docente di ecclesiologia della facoltà di Teologia alla Pontificia Università Gregoriana, intervenendo, oggi pomeriggio, alla presentazione del libro “Il popolo secondo Francesco. Una rilettura ecclesiologica” (ed. Lev) di don Walter Insero, che si è svolta nell’Ateneo. “La genesi di questo pensiero di Papa Francesco ha origine nel gruppo argentino e questa realtà contenuta nel documento di San Miguel arriva all’espressione del papato”, ha aggiunto il docente. Che ha delineato “una teologia che percorre un fiume carsico, un percorso sottotraccia per riemergere con la presenza di Papa Francesco per mostrare come troviamo, al di là di quella che sembrerebbe una discontinuità, una continuità meno visibile ma davvero più profonda”. Quello indicato da don Vitali è “un rinnovamento nella continuità”, ma anche “nella provvidenza”. La sfida, invece, è cogliere “la valenza del popolo di Dio, la forza di questa categoria, che in Europa è quasi in dimenticanza in tutto il periodo in cui si ragiona di ‘Chiesa comunione’”. Infine, il docente ha guardato alla “Chiesa sinodale di Francesco”, che “mette in rapporto popolo di Dio, collegio dei vescovi e il Papa”. “La sinodalità è la forma del popolo di Dio come Chiesa in comunione”. È intervenuto in collegamento dall’Argentina anche padre Juan Carlos Scannone, in passato docente di greco e letteratura di Bergoglio, che ha presentato il significato della Teologia del popolo, cioè “vedere il popolo come soggetto della storia, assumerne la cultura e riconoscerne la mistica popolare”, ma anche “optare per la centralità evangelica dei poveri nell’economia della salvezza”. “È il popolo nel suo insieme quindi il soggetto attivo di evangelizzazione. E la gerarchia della Chiesa deve mettersi al servizio del popolo”.

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