Primo Mazzolari: Bozzolo, convegno su Papa Francesco e i “preti di frontiera”. Mons. Napolioni (Cremona), “attualità del suo messaggio evangelico”

(Bozzolo) “Saremmo dei traditori, solo degli esteti, degli elucubratori del passato se non ci rendessimo conto dell’attualità del messaggio evangelico di don Mazzolari”: lo afferma mons. Antonio Napolioni, vescovo di Cremona, al convegno in corso a Bozzolo sul tema “Papa Francesco, don Primo Mazzolari e i preti di frontiera”. Nella cittadina lombarda, dove Mazzolari fu parroco dal 1932 fino alla morte, nel 1959, si svolge infatti il convegno annuale della Fondazione che porta il nome di Mazzolari. Un giornata di studio che intende valorizzare il messaggio di Bergoglio, portato a Bozzolo durante la sua visita del giugno 2017. Il Papa ha poi percorso in altre tappe le strade di alcuni sacerdoti “di frontiera”: don Lorenzo Milani, mons. Tonino Bello, don Pino Puglisi, don Zeno Saltini. Il convegno si inserisce, come ha ricordato don Bruno Bignami, presidente della Fondazione Mazzolari, nelle celebrazioni per il 60° della morte del sacerdote-scrittore, avvenuta il 12 aprile 1959. Domani, 7 aprile, giungerà a Bozzolo mons. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, per celebrare la messa (ore 17) nella chiesa di San Pietro, che ospita la tomba di don Primo. Sempre nel programma del 60° era iscritto il convegno svoltosi a fine novembre a Parigi, nella sede Unesco, sul messaggio di pace di Mazzolari. Nel frattempo circola in Italia una mostra itinerante sulla figura del parroco di Bozzolo. Numerose altre iniziative sono previste nei prossimi mesi.
Il presidente del Comitato scientifico della Fondazione, Giorgio Vecchio, introducendo il convegno, ne ha presentato il filo conduttore ricordando come “tanti sacerdoti di frontiera hanno lasciato una traccia profonda nella Chiesa italiana sul piano della pastorale, della carità, del rapporto tra comunità cristiana e poveri, tra Chiesa e società”. Ai presbiteri cui sono dedicate specifiche relazioni nel convegno odierno – Bello, Saltini, Milani – “dovremmo aggiungere”, ha specificato Vecchio, “altri nomi fra cui David Maria Turoldo, Lorenzo Bedeschi, Umberto Vivarelli, Nazareno Fabbretti, Michele Do, Arturo Paoli, Luisito Bianchi, Aldo Bergamaschi”.

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