Papa Francesco: a docenti e studenti Istituto San Carlo di Milano, “un sistema economico ingiusto oggi crea differenze, non Dio”. No a “ricca Europa e America che vende armi”

“Chi vuole avere risposte preconfezionate va sulla strada sbagliata”. Lo ha detto Papa Francesco rispondendo a braccio alle domande di docenti e studenti dell’Istituto San Carlo di Milano, ricevuti stamani in udienza nell’Aula Paolo VI. In particolare, a un giovane, Adriano, che frequenta l’ultimo anno delle superiori, che ha chiesto perché Dio sembra fare preferenze, il pontefice ha detto che “ci sono domande che non hanno né avranno risposte” e “dobbiamo abituarci a questo”. “Le domande che non hanno risposte vi faranno crescere nel senso del mistero”, ha segnalato il Papa, che ribadisce come “Dio non fa differenze, le differenze le facciamo noi”. “Noi siamo artefici delle differenze e anche differenze di dolore, di povertà”. Soffermandosi sul fatto che “oggi nel mondo ci sono tanti bambini affamati”, Francesco ha spiegato che a fare questa differenza non è Dio, ma “questo sistema economico ingiusto dove ogni giorno ci sono meno ricchi con più soldi e tanti poveri senza nulla”. “Siamo noi con un sistema economico ingiusto a fare la differenza, a far sì che i bambini siano affamati”. Ironizzando sull’accusa che qualcuno gli potrebbe muovere (“Ah, Papa, non sapevo che lei fosse comunista!”), Francesco ha esclamato che “questo è quello che ci ha insegnato Gesù”. “Al suo cospetto ci dirà: ‘Grazie perché ero affamato e mi hai dato da mangiare”. Mentre “a coloro che con questo sistema uccidono di fame i bambini e la gente dirà ‘No, tu vattene, perché ero affamato e non mi hai guardato”. Infine, ricordando le guerre nei Paesi mediorientali, dallo Yemen alla Siria, il Papa ha condannato “la ricca Europa e l’America che vende le armi per ammazzare i bambini”.

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