Germania: mons. Schick (Bamberga) dopo viaggio in Croazia, “importante rafforzare l’unità dell’Europa, compito delle Chiese sviluppare la casa comune”

Si è concluso ieri sera il viaggio dell’arcivescovo Ludwig Schick (Bamberga), presidente della commissione “Chiesa nel mondo” della Conferenza episcopale tedesca, in Croazia. Quattro giorni nel corso dei quali ha potuto rafforzare i contatti con la Chiesa presente nelle regioni orientali e sudorientali dell’Europa, così come sollecitato dai vescovi tedeschi nella loro recente assemblea generale che si è tenuta a Lingen. “In Europa stanno aumentando le frizioni politiche, sociali e anche culturali e di conseguenza anche quelle religiose – afferma mons. Schick –. In questa situazione è importante rafforzare i rapporti e il dialogo ecumenico delle Chiese cattoliche in Oriente e Occidente. La Chiesa è sorta nel cuore dell’Europa. La sua missione è quella di impegnarsi per la formazione di una comunità universale per il bene comune. È oggi compito delle Chiese quello di tenere insieme e sviluppare la loro casa comune, l’Europa, con la testimonianza dei valori del Vangelo, soprattutto della libertà e dell’unità, della responsabilità personale e della solidarietà. Tutti i miei interlocutori in Croazia hanno rafforzato questa mia convinzione”. Mons. Schick sottolinea di aver trovato in Croazia “una Chiesa viva e attiva nella vita sociale e religiosa, così come nel campo della formazione”. “Le vocazioni al sacerdozio sono stabili – aggiunge – e i rapporti tra i giovani e la Chiesa sono più forti che nell’Europa occidentale. Diverse sono, tuttavia, le sfide che attendono la Chiesa in Croazia: la società croata deve rielaborare il suo passato comunista e confrontarsi con il presente paneuropeo. In questo senso la Chiesa cattolica è molto motivata ed è pronta ad assolvere a questo compito a partire dalla propria tradizione”.

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