Attentati Sri Lanka: nelle moschee delle Marche musulmani riuniti in preghiera per le vittime e i cristiani perseguitati

Le comunità islamiche delle Marche si stringono oggi, venerdì, in preghiera per le vittime dello Sri Lanka. I sermoni sono dedicati al Capitolo del Corano “Le Costellazioni” che vieta e punisce la persecuzione dei cristiani. Ad annunciarlo è Dachan Mohamed Nour, imam di Ancora e presidente delle comunità islamiche delle Marche. “Ancora una volta alziamo la voce contro questi assassini e li condanniamo per il loro uso strumentale, blasfemo e insensato del nome dell’Islam”, scrive l’imam in un comunicato. “Mai e poi mai l’Islam giustificherà, né tanto meno incoraggerà l’uso della violenza contro civili inermi e chiunque continui ad affermare il contrario offende Dio e offende i fedeli”. I terrificanti attentati terroristici che hanno insanguinato lo Sri Lanka e colpito “fedeli riuniti nelle chiese per la celebrazione della Pasqua e turisti, segnano una nuova pagina nera nella storia dell’umanità”. La comunità islamica di Ancona esprime “profondo dolore e un fraterno cordoglio” per le vittime e i feriti e al tempo stesso “condanna con forza e fermezza questi attacchi vili, disumani e scellerati. Ancora una volta alziamo la voce contro questi assassini e li condanniamo per il loro uso strumentale, blasfemo e insensato del nome dell’Islam. Mai e poi mai l’Islam giustificherà, né tanto meno incoraggerà l’uso della violenza contro civili inermi e chiunque continui ad affermare il contrario offende Dio e offende i fedeli”. L’imam ricorda “i fondamenti” dell’Islam che chiama i cristiani “gente del libro”, considerandoli cioè fratelli nella fede e riconoscendone i valori fondanti”. E ricorda che contro la persecuzione dei cristiani esiste un capitolo del Corano che è bene ricordare, “a conferma della totale malafede e infondatezza dei terroristi che profanano le scritture e ne fanno uno strumento di odio”. Il capitolo a cui l’imam si riferisce, è intitolato “Le costellazioni” e racconta del re Najran, nel nord dello Yemen, che perseguitò i cristiani, uccidendone migliaia, mandandoli al martirio in un fossato dove era acceso un fuoco. Per punire questo sovrano ingiusto e i suoi seguaci il Signore mandò contro di loro un esercito dall’Etiopia che vendicò la morte dei cristiani.” Da questo racconto si evince che “la persecuzione dei cristiani è vietata e punita dall’Islam – spiega Dachan – e che il Signore, Allah, definisce “maledetti” coloro che perseguitano i cristiani”.

 

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