Pasqua: mons. Parmeggiani (Tivoli e Palestrina), “affrontare la vita con coraggio e ponendo gesti concreti di speranza”

“La Pasqua celebra un Dio che dopo il peccato, per riportarci alla comunione con lui, è morto per noi ma poi è risuscitato”: esordisce così il vescovo di Tivoli e di Palestrina, mons. Mauro Parmeggiani, nel testo augurale per la Pasqua 2019. “Il passaggio di Gesù dalla morte alla vita ci apre dunque orizzonti di speranza – aggiunge –. L’augurio di buona Pasqua è dunque invito a sperare e a vivere tutti da risorti. Con la Pasqua passiamo dalla schiavitù del peccato e della morte alla libertà e portiamo altri fratelli e sorelle alla libertà che soltanto lui è capace di realizzare pienamente per noi”. Poi osserva osserva: “Tanti soffrono interiormente, sono soli, senza prospettive, poveri di mezzi, anziani e malati. Tante famiglie sono disgregate, troppi giovani e papà di famiglia senza lavoro. Molti sono vittime di antiche e nuove dipendenze. Coloro che vengono da lontano non trovano adeguata accoglienza”. Nonostante le tante situazioni di povertà, “Pasqua è festa di speranza!”, esclama mons. Parmeggiani, che perciò invita a “guardare al Risorto e ribaltare la pietra che chiude i nostri sepolcri. Che rinasca la speranza ascoltando la sua Parola, il Magistero della Chiesa, i tanti che ogni giorno pongono concreti gesti di bene nel mondo”. E conclude: “Così potremo anche oggi udire che Gesù è risorto per noi ed è sempre con noi. Con questa certezza auguro di affrontare la vita con coraggio e ponendo gesti concreti di speranza”.

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