Giordania: Upp e Aics, una caffetteria per superare disabilità e pregiudizi

Prestare attenzione alle comunità più vulnerabili in Giordania e tra loro in particolare alle persone con disabilità, spesso escluse dalle opportunità lavorative: con questo intento è stato pensato “Bina’ Jusur” (Costruiamo Ponti), l’intervento finanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics) e realizzato dalla Ong italiana “Un Ponte per…” (Upp) in Giordania, con l’obiettivo di migliorare l’accesso al lavoro delle persone con disabilità, rifugiate da Siria e Iraq e parte della comunità ospitante, grazie alla collaborazione con numerosi partner locali. Il lavoro nella Caffetteria è stato reso possibile dalla stretta collaborazione tra Upp e uno dei suoi principali partner locali, l’organizzazione Our Step, associazione a sua volta gestita da persone con disabilità che da oltre 10 anni si occupa di accompagnare i soggetti più vulnerabili, di promuoverne i diritti e di sensibilizzare la società giordana sul tema della salute mentale. La Caffetteria, appena inaugurata, sta già abbattendo barriere sociali e culturali, favorendo l’impiego di 5 persone con scarso accesso al mercato del lavoro. Questa è solo una delle molte attività realizzate tra il 2018 e i primi mesi del 2019. Nel novembre 2017 Upp aveva già avviato un corso di formazione professionale teorico e pratico per pizzaioli rivolto a 20 persone rifugiate irachene in Giordania, presso la cooperativa della chiesa latina di Saint Joseph a Jabal Amman. Grazie al finanziamento della Nunziatura apostolica e all’impegno della chiesa latina di Saint Joseph era stato possibile equipaggiare una moderna cucina con forno elettrico e organizzare un corso tenuto da un maestro pizzaiolo italiano. Oggi il percorso continua con la Caffetteria. Inoltre, il progetto “Bina’ Jusur” ha supportato 39 giovani vulnerabili delle comunità rifugiate e di quella ospitante, facendoli partecipare a tirocini formativi in diverse organizzazioni umanitarie attive sia nella capitale sia in altre aree del Paese, nel tentativo di mettere in luce nuovi talenti e creare possibilità di lavoro per giovani interessati a lavorare nella cooperazione.

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