Diocesi: Carpi, il 5 maggio riapertura del museo diocesano con il card. Bassetti

Riaprirà domenica 5 maggio (ore 14.30) il Museo d’arte sacra “Cardinale Rodolfo Pio di Savoia” della diocesi di Carpi. Alla cerimonia interverranno il vescovo di Carpi, mons. Francesco Cavina, e il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei. Il museo ha sede nella chiesa di Sant’Ignazio di Loyola a Carpi – tuttora consacrata – la cui costruzione risale al 1670 con progetto di Antonio Loraghi. La notizia della riapertura è stata data oggi dallo stesso mons. Cavina che nel suo intervento, in conferenza stampa, ha sottolineato come “un Museo diocesano metta in risalto la presenza della Chiesa sul territorio non solo per la committenza che ha esercitato nel corso dei secoli, dunque per il ruolo fondamentale nello sviluppo dell’arte, ma anche per l’impegno a custodire le opere del passato, come patrimonio che permette di comprendere il cammino di fede vissuto dalle generazioni che ci hanno preceduto. Il nostro Museo diocesano non vuole essere una realtà statica ma dinamica”. L’idea di creare a Carpi un Museo diocesano nasce dal vescovo Bassano Staffieri nel 1997 ed è portata avanti, fino alla sua realizzazione, dal successore monsignor Elio Tinti, grazie alla competenza e all’impegno di Alfonso Garuti, direttore dell’Ufficio diocesano Beni Culturali e primo direttore del Museo diocesano. Con l’inaugurazione avvenuta il 17 maggio 2008, la diocesi acquisiva di fatto uno scrigno che raccoglie cinquecento anni della storia artistica e culturale del territorio, inserita in un complesso la cui funzionalità liturgica non viene compromessa ma valorizzata nei suoi aspetti cultuali e sacri. Nel Museo diocesano gli oggetti vengono rivalutati nella loro natura storica e di suppellettile sacra, divenendo strumento di catechesi che si tramanda nelle generazioni. Mons. Cavina, in questi anni, ha rivolto la sua attenzione alle opere d’arte ed al Museo favorendone la sua riapertura. La chiesa di Sant’Ignazio è stata sottoposta ad un intervento di restauro e miglioramento sismico a seguito del terremoto del 2012. Tra le tante opere che verranno presentate nel percorso espositivo del Museo spicca il dittico del ferrarese Ippolito Scarsella detto “lo Scarsellino” (scolaro di Paolo Veronese) raffigurante la Madonna Annunciata e l’Angelo annunciante, che in origine era un’unica tela collocata sull’altare dell’Annunciazione, nella Collegiata di Mirandola. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche Maria Grazia Gattari, funzionario della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, Marco Soglia, responsabile dell’Ufficio ricostruzione della diocesi di Carpi, e Andrea Beltrami, direttore del Museo diocesano di arte sacra.

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