Pasqua: mons. Gallaro (Piana degli Albanesi), “non cesseremo mai di annunciare la follia della croce”

“La Solennità della Pasqua non è una delle tante feste che vengono celebrate dalla Chiesa, ma la celebrazione della Santa Pasqua riporta la Chiesa alla fonte della sua identità e della sua perenne vitalità: essa è un rinnovato appello a continuare la sua vita nel Signore Gesù e a testimoniare con coraggio l’originale novità culturale che scaturisce dall’incontro con Lui”. Lo scrive mons. Giorgio Demetrio Gallaro, eparca di Piana degli Albanesi, nel messaggio ai fedeli greco albanesi della sua diocesi per la Pasqua, definita “provvidenziale appello a centrare la nostra vita e la nostra azione sul Signore Gesù”. Il vescovo ricorda che “mai, come oggi, avvertiamo che siamo noi cristiani i veri portatori di novità culturale con quell’originale concezione dell’uomo che Cristo ha rivelato e di cui noi siamo chiamati ad essere convinti assertori, coraggiosi promotori e gioiosi testimoni”. E aggiunge: “La Comunità cristiana nasce dal costato squarciato di Cristo, dal sepolcro vuoto. I discepoli, che durante la passione di Gesù erano fuggiti e si erano dispersi, ritrovano la loro coesione interiore e si costituiscono in comunità nell’unanime professione di fede dell’avvenuta Risurrezione di Gesù. Non è la fede che crea la Risurrezione di Gesù – scrive mons. Gallaro -, è il Signore Risorto che, con la forza del Suo Spirito, genera la fede e consente ai credenti di formare con il Signore Risorto un unico corpo”. Proprio per questo, come scrive il vescovo nel messaggio che si apre con l’annuncio della resurrezione in greco, in latino e in italiano: “Non cesseremo mai di annunciare la follia della croce e la inaspettata novità della Risurrezione di Gesù, di pregare e cantare il Suo nome, di approfondire le insondabili ricchezze del Suo Mistero, di testimoniare la vita nuova che lo Spirito del Signore Risorto genera in noi”.

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