Pasqua: mons. Pavanello (Adria-Rovigo), “porta un messaggio di vita nuova offerto a ogni uomo”

“La Pasqua è intrinsecamente legata alla morte e risurrezione di Gesù. Anche se viene associata al passaggio dall’inverno alla primavera, il suo significato richiama la fede in Gesù Cristo Figlio di Dio”. Lo scrive mons. Pierantonio Pavanello, vescovo di Adria-Rovigo, nel suo messaggio alla diocesi per la Pasqua, che “porta un messaggio di vita nuova che è offerto a ogni uomo”. Citando dal Vangelo di Giovanni la frase con cui Gesù Risorto dice alla Maddalena di annunciare “ai miei fratelli” che “salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”, il presule segnala che “l’espressione usata da Gesù ci rivela che la sua morte e risurrezione hanno aperto agli uomini una nuova possibilità: per ogni uomo che diventerà discepolo del Crocifisso Risorto sarà possibile diventare ‘fratello’ di ogni uomo”. Una fraternità che è “un dono offerto”, che “chi crede in lui e diventa suo discepolo dovrà imparare ad accogliere e su cui giocherà la propria vita”. È così che “augurare ‘buona Pasqua’ vuol dire esprimere il desiderio che chi incontriamo entri in questa dinamica nuova, dove sulla separazione prevale l’accoglienza, la presa in carico, l’ospitalità, che sono le espressioni concrete della fraternità”. “Se prendessimo sul serio questo augurio – conclude il vescovo -, molte cose cambierebbero e il mondo in cui viviamo diventerebbe più umano”.

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