Venezuela: vescovi, “è il momento del cambiamento”. “Situazione sanitaria catastrofica”

“Non c’è tempo da perdere. E’ il momento del cambiamento, chiesto dalla grandissima maggioranza dei venezuelani, per andare verso l’incontro, l’apertura delle menti e dei cuori”. Lo scrivono in un comunicato i vescovi venezuelani, che intervengono ancora una volta mentre il Paese, alle prese con continui blackout e con la mancanza di cibo, acqua, medicinali e carburante, sta vivendo le sue ore più tristi. La Conferenza episcopale, nel messaggio letto dal segretario generale, mons. Trinidad Fernandez (il presidente, mons. José Luis Azuaje, si trova in questi giorni in Europa), i vescovi esprimono “profonda preoccupazione per le situazioni che si sono create a causa dei continui blackout a livello nazionale, i quali, tra le altre cose, rendono più acuta la crisi della somministrazione e della conservazione degli alimenti e delle medicine”. Particolarmete grave, segnalano i vescovi, è “la mancanza di acqua potabile in molte località del Paese”, insieme a “una situazione catastrofica dell’assistenza sanitaria”. Risulta “grave e irresponsabile l’appello ai cosiddetti colectivos (le forze paramilitari fedeli a Maduro, ndr) alla repressione della gente che reclama legittimamente i suoi diritti fondamentali”.
La Confererenza episcopale elenca i diritti umani che in Venezuela continuano a essere violati e citano in particolar modo “il genocidio degli indios pemones e di altri indigeni nel sud del Paese”, la “deportazione forzata di colombiani e venezuelani”, risalente alla chiusura della frontiera nel 2016, gli arresti e le torture contro i detenuti per motivi politici, la sparizione forzata delle persone, la privazione dell’accesso al cibo e alle cure sanitarie. I vescovi invitano ancora una volta i membri delle forze armate a sentirsi “prima di tutto parte di un popolo che devono difendere e servire”. Infine, un accorato invito rivolto a tutti: “E’ necessario tendere ponti e abbattere i muri di divisione, nell’edificazione di una patria che sia casa per tutti. E’ la nostra sfida, la assumeremo?”.

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