Per garantire la sicurezza nazionale gli italiani rimangono favorevoli alla collaborazione con gli alleati di vecchia data. Che l’Italia cooperi sia nell’ambito dell’Ue sia con gli Stati Uniti è l’opzione preferita dal 39% degli intervistati, mentre il restante 42% preferisce cooperare con uno piuttosto che con l’altro, con una forte preferenza verso l’Ue (31%). Solo il 12% degli intervistati ritiene che una posizione autonoma da entrambi garantisca nel migliore dei modi la sicurezza nazionale. È quanto emerge dall’indagine “Gli italiani e la difesa. Le minacce alla sicurezza nazionale e la politica di difesa italiana” condotta dal Laboratorio analisi politiche e sociali (Laps) dell’Università di Siena in collaborazione con lo Iai i cui risultati verranno presentati domani al Senato nel corso di un evento ospitato nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani.
E se per il 70% degli intervistati l’Italia deve continuare a far parte della Nato, a favore di una maggiore cooperazione e/o integrazione dei Paesi Ue nel campo militare e dell’industria della difesa si è espresso il 60% degli intervistati a fronte del 19% di contrari.
“Nel complesso – spiegano Karolina Muti e Alessandro Marrone dello Iai – gli italiani, nonostante il diffuso malcontento verso Bruxelles su altri dossier, sembrano rimanere piuttosto europeisti, atlantisti e aperti alla cooperazione con Stati Uniti e partner europei quando si tratta di sicurezza nazionale. Questo non dovrebbe sfuggire a un policy maker attento, che abbia a cuore la difesa del Paese e il ruolo dell’Italia a livello europeo e internazionale”.