Ciclone Idai: gli interventi Caritas ad un mese dalla catastrofe, 3 milioni di persone colpite e un migliaio di morti

Quasi un migliaio di morti accertati, con ancora centinaia di dispersi, 3 milioni di persone colpite, circa 2500 feriti, 240.000 case danneggiate e 500.000 ettari di coltivazioni perdute nel solo Mozambico. Un’epidemia di colera in corso con oltre 3000 persone contagiate e casi di malaria in aumento. Ad un mese dal passaggio del ciclone Idai in Mozambico, Malawi e Zimbabwe è questo il bilancio della situazione, come rende conto Caritas italiana, che si è subito mobilitata in appoggio alle Chiese locali, grazie al contributo di 1 milione di euro della Cei. In Mozambico si è avviato il piano di azione di Caritas della durata di tre mesi nella province di Sofala, Manica, Zambesia. Gli interventi, nel campo igienico-sanitario, ripari d’urgenza e distribuzione di utensili da cucina, riguardano più di 27.000 persone. 2.500 teloni sono già stati distribuiti a Beira e nelle provincia di Manica, altri 2.500 sono in arrivo nella provincia di Zambesia. Inoltre il Pam (Programma alimentare mondiale) ha affidato alla Caritas la distribuzione di beni alimentari a oltre 5.500 famiglie. Si aggiungono altri due interventi nella diocesi di Beira. Il primo – in collaborazione con Cuamm-Medici con l’Africa – per la fornitura di kit igienico-sanitari, medicine, materiale e attrezzature di pronto soccorso all’ospedale centrale e ai centri sanitari periferici. Il secondo – in collaborazione con Avsi – fornisce assistenza a 500 famiglie sfollate nel campo di “Sao Pedro” e prevede inoltre attività di sostegno psico-sociale, spazi protetti per bambini e campagne di sensibilizzazione sulle pratiche igienico sanitarie. In Malawi la Caritas fornisce aiuti a circa 22.000 persone con la distribuzione di 4.000 pacchi di aiuti alimentari e un supporto nutrizionale a 4.000 persone tra bambini con meno di due anni e madri in allattamento in condizione di malnutrizione. Caritas italiana sostiene anche la missione dei Padri Monfortani a Balaka, con la distribuzione di beni alimentari, il supporto nutrizionale giornaliero a 2000 bambini e ragazzi, un pasto quotidiano ad almeno 1500 nuclei familiari. In Zimbabwe la Caritas, nelle diocesi di Mutare, Masvingo e Harare, fornisce aiuti agli sfollati e sta predisponendo a un piano di un anno per la ripresa delle attività agricole, dell’educazione e il ripristino di fonti d’acqua.

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