Cristina Magrini: mons. Zuppi (Bologna), “intorno a lei tanto amore di persone che sono state la sua famiglia”

“La sua è una storia di amore. L’unica cosa che si poteva fare con lei era volerle bene. E l’amore affronta tutte le difficoltà”. Lo ha scritto l’arcivescovo di Bologna, mons. Matteo Zuppi, nel messaggio inviato in occasione delle esequie di Cristina Magrini, 53 anni, vissuta per gli ultimi 38 in stato di minima coscienza, che si sono celebrate stamani in città, a Villa Pallavicini. Rivolgendosi al padre Romano, 86 anni, il presule lo ha indicato come “mite esempio di come amore significa stare vicino sempre, a volte con comprensibile sofferenza e amarezza, ma sempre, per tutta la vita e sempre per la vita, mai contro o senza o indifferenti”. “Intorno a Cristina – ha osservato l’arcivescovo – si è raccolto tanto amore di persone che sono state la sua famiglia. Grazie anche a loro. Questo amore ha portato intelligenza e a sua volta altro amore”. Nelle parole di mons. Zuppi la consapevolezza che “è sempre necessario ‘fare famiglia’, e non lasciare mai nessuno solo, specie se è debole e indifeso”. “Fin dall’inizio del mio servizio a Bologna ho avuto la grazia di conoscere Cristina, la mamma Maria nei vostri ricordi e nelle bellissime foto e soprattutto la dolcissima, ferma, determinata presenza di Romano”. Dall’arcivescovo l’invito a continuare a “pensare per le tante Cristina e per i tanti genitori che con grande dolore non sanno come rispondere”. “Nessuno sia alleato della morte. Gesù ci chiede di credere sempre nella luce della vita, di amarla e difenderla per chiunque, perché l’amore non scappa, non si rassegna, non si perde. Oggi è Pasqua per Cristina. E noi vediamo con ancora più chiarezza la forza della luce, forza che libera dalla morte”.

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