Papa Francesco: a leader Sud Sudan, “la pace è il primo compito che i capi delle nazioni devono perseguire”

(Foto Vatican Media/SIR)

“La pace è il primo dono che il Signore ci ha portato ed è il primo compito che i capi delle nazioni devono perseguire: essa è la condizione fondamentale per il rispetto dei diritti di ogni uomo nonché per lo sviluppo integrale dell’intero popolo”. Lo ha detto il Papa, nel discorso pronunciato a conclusione del ritiro spirituale per i leader del Sud Sudan, conclusosi oggi a Casa Santa Marta. “Pace”, la parola chiave del discorso, a partire dalle parole pronunciate da Gesù Risorto – “Pace a voi” – indirizzate ai presenti e a tutto il popolo sud sudanese, “molto provato per le conseguenze dei conflitti”. “Che tali parole risuonino nel cenacolo di questa Casa come quelle del Maestro, in modo che tutti e ciascuno possano ricevere nuova forza per portare avanti il desiderato progresso della vostra giovane nazione e, come il fuoco della Pentecoste per la giovane comunità dei cristiani, si possa accendere una nuova luce di speranza per tutto il popolo sud sudanese”, l’auspicio di Francesco. “Che gioia se tutti i membri del popolo sud sudanese potessero elevare a una sola voce il canto che riecheggia quello angelico: ‘O Dio, noi ti preghiamo e ti glorifichiamo per la tua grazia in favore del Sud Sudan, Terra di grande abbondanza; sostienici uniti e in armonia’”, ha esclamato il Papa citando la prima strofa dell’Inno nazionale del Sud Sudan: “E come desidererei che le voci di tutta la famiglia umana potessero associarsi a questo coro celeste per proclamare gloria a Dio e promuovere la pace tra gli uomini!”.

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