Diocesi: Parma, recupero chiesa San Francesco del Prato. Mons. Solmi, “così si coglie lo spirito del santo di Assisi”

Foto SIR

(da Parma) “Essere qui per restituire un’opera incredibilmente bella ma anche per coglierne lo spirito che l’ha voluta, lo spirito di San Francesco che mette le persone davanti alle cose e l’impegno per la fraternità e la pace”. Lo ha detto mons. Enrico Solmi, vescovo di Parma, alla conferenza di presentazione della campagna “Liberiamo San Francesco del Prato” per raccogliere fondi a favore del restauro della chiesa e la riconsegna ai Frati Minori Conventuali. “È una chiesa di sublime umiltà. Ogni volta che si entra, lo stupore non viene meno, anche ora che le arcate sono fasciate dalle impalcature – ha continuato il vescovo -. Siamo dentro una chiesa edificata per dare forma allo spirito di san Francesco. Qui assistiamo a quel dialogo tra spirito, carisma, istituzioni, edificio, che è una sollecitazione per i nostri tempi, ci rafforza nel nostro sentirsi città. Questo luogo è sanamente e apertamente identitario e di rilevante importanza per l’oggi. È un segno di questa nostra città che vuole avere nelle radici della sua cultura qualcosa che la contraddistingua”. San Francesco del Prato fu voluta 800 anni fa dai parmigiani, “l’auspicio è che i parmigiani vogliano ancora i frati – ha detto inoltre mons. Solmi – e che si adoperino per permettere la conclusione di un cantiere che, grazie alle maestranze, sta procedendo veloce nei tempi che ci eravamo detti”. Ringraziamenti il vescovo li ha rivolti anche alla Soprintendenza “per la sorveglianza alta e raffinata del percorso di restauro”.

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